Vivere o morire
- Giuseppe Chillemi
- 24 lug
- Tempo di lettura: 1 min

Vivere o morire? Come questo fiore a metà fra lo sbocciare ed appassire, pure noi ci chiediamo che sarà di noi.
Siamo rifugiati nella nostra ultima dimora, senza protezioni, senza aiuti. Abbiamo perso tutto, in un cataclisma che ha inghiottito la nostra vita.
Abbiamo paura, ci sentiamo vulnerabili. Ci attendevamo un mondo assolutamente diverso ed invece... Come i ladri che dopo averti stretto la mano, ti ritrovi senza l'orologio, noi abbiamo imparato ad avere paura di chiunque si avvicini a noi e le nostre cose.
Si lavora da oltre 60 anni, da quando la gente aveva più dignità, ci si conosceva tutti e se avevi la febbre la vicina ti portava la pastina calda col brodo. Oggi, è tanto se quando muori se ne accorgono. Quel mondo ci manca e non siamo i soli. Quando è diventata la gente cinica ed egosista da arraffare anzicchè aiutare? Proprio non si pensa che un giorno possa toccare personalmente qualcosa di brutto e che si avrebbe bisogno della solidarietà? Una perdita del lavoro, un mutuo, delle rate non pagate ed acco ciascuno di noi ad avere necessità di una mano che aiuta, invece di una che toglie.
Vivere o morire, siete voi che fate la differenza e potete cambiare un destino. Ricordatevene quando sentite che c'e' qualcuno in difficoltà. Anche se siete senza soldi da dare, spargete la voce, fate una telefonata, potreste essere la differenza fra appassire o continuare a sbocciare. Solo così possiamo tutti noi salvarci.
Pasta Family
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