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(e non solo)

Il mercato di salvaguardia

Esiste una zona transitoria dove aziende e comuni entrano quando si trovano senza fornitore e rischiano di non uscirne più. E' il mercato di salvaguardia, dove chi vi finisce, invece di essere "salvaguardato" quasi certamente morirà dissanguato.

Mentre tutta l'Italia paga la corrente 180 euro a megawatt, chi è in salvaguardia in Sicilia paga il doppio, e pure le altre regioni del sud non sono messe bene.  A chiunque entri in questo mercato, viene applicato un sovrapprezzo variabile di regione in regione. Mentre in Lombardia questo è di 15 euro a megawatt, solo le aziende siciliane pagano: 180+202 euro a Megawatt; il sovraprezzo è più caro della corrente stessa. Anche Puglia, Molise e Basilicata non stanno messe bene, pagando 180+180 euro a megawatt.

La situazione è ancora più critica di quanto si pensi: a chi prova a cambiare fornitore viene chiesto da quello nuovo di estinguere le rate in corso tutte e subito, a causa di regole che imporrebbero al subentrante di pagare al posto del cliente in caso non ci riuscisse!
 

Per tutelarci, ad oggi vige questa logica di "salvaguardia":

  • se una azienda è in difficoltà, viene messa in salvaguardia raddoppiando il prezzo della luce.

  • Viene tolta la possibilità di rateizzare il debito. La dilazione è concessa solo a discrezione del fonitore, come accaduto a molti.
     

Se si cerca di andar via dalla salvaguardia e tornare a pagare la metà, il sistema chiede di saldare tutto il debito o continuare a pagare il doppio. In pratica le aziende che si aggiudicano il mercato tutelato spolpano il malcapitato sino alla morte, che con questi prezzi certamente avverrà.

​Facciamo un appello: I politici Siciliani e del sud intervengano in massa al parlamento, perchè le aziende delle nostre regione che entreranno nel mercato di salvaguardia hanno il destino segnato da questi meccanismi. Chiuderanno in tantissime e perderanno i dipendenti.
 

... e per favore, la prossima volta non "salvaguardate" più nessuno!

#salvateleaziende

#salvateilsud
 

Per chi volesse approfondire, qui un articolo del giornalista Mario Barresi, primo a recepire gli appelli del territorio: 


Anche un pezzo di ControBolletta.it:


Anche FocusSicilia si è occupata di questo problema, ben due volte:

Focus Sicilia, con nota ANCI:

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